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La SORDONI opera in uno stabilimento di 1200 mq coperti. Quasi la totalità dei cicli produttivi sono svolti al proprio interno. E’ attivo quindi, oltre ad un ufficio tecnico di progettazione, un parco macchine di tutto rispetto composto da fresalesatrici, centri di lavoro, torni, rettifiche ecc., tutte naturalmente a C.N. Dispone inoltre di un reparto di carpenteria e un reparto verniciatura. La sala metrologica completa le nostre dotazioni. Ad essa sono affidati i controlli per la qualità dei particolari prima di andare in montaggio.

La SORDONI nasce nell’immediato dopoguerra (1946) ad opera del sig. Sordoni Bruno come officina che si occupa di vari settori, dalle macchine agricole (primissimi tempi) alle macchine industriali per lavorazione del marmo (fine anni ‘50) , lavorazione di inerti (anni ‘60 e ‘70) sempre intercalate nel tempo da costruzione di macchine “speciali” di vario genere e per vari settori dell’industria (calzaturiera, meccanica, alimentare, chimica ecc.).

 

Con l’avvento dell’automazione (fine anni ‘70), la SORDONI si dedica sempre più alla costruzione di macchine automatiche “custom” rivolgendosi prevalentemente ai settori più squisitamente “meccanici” quali l’asportazione di truciolo e la trafilatura delle leghe.
 

Nel 1992 il sig. Bruno scompare prematuramente lasciando l’azienda al figlio Marcello che già dal 1978 é entrato a far parte dell’organico dapprima in officina poi nell’ufficio tecnico.

 

E’ del 1998 il brevetto di una unità operatrice innovativa che porta l’azienda a proporsi sul mercato con questo tipo di prodotto e con macchine transfer equipaggiate in tal senso.
 

Dal 2005 fa parte dell’azienda Saverio (terza generazione) che si occupa della progettazione e degli aspetti più squisitamente tecnico-organizzativi.

 

Nel 2006 l’azienda ha festeggiato i primi 60 anni di attività con lo spirito e l’entusiasmo di un qualunque principiante. D’altronde questa è stata ed è la nostra forza: la passione per quello che facciamo, trasmessa , nel tempo, a tanti fantastici collaboratori che, a vario titolo, hanno vissuto o vivono con noi questa splendida storia.